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LA TERRAVECCHIA DI CALTAVUTURO

La Terravecchia è un rilievo calcareo che sovrasta Caltavuturo e fu sede del più antico abitato, probabilmente fin da età bizantina. Le indagini archeologiche hanno interessato l’area del Castello, dei Dammusi e della Chiesa del Casale.

-Il Castello-

 Situato nella parte Est della Terravecchia, il Castello ha pianta quadrangolare con cortile centrale al quale si disponevano gli ambienti. Le ricerche archeologiche hanno consentito di ricostruire almeno cinque differenti fasi di vita comprese tra l’età normanna (XI-XII sec.) e il momento del suo abbandono. Tra XIV e XV sec., il Castello sembra aver perso la sua funzione difensiva per assumere i caratteri di una residenza signorile.

-I Dammusi-

I Dammusi sono dei grandi ambienti situati nell’area centrale della Terravecchia, adibiti probabilmente a magazzini e/o ad aree lavorative, funzionali alla sussistenza del castello. In uno di essi è stato individuato un pozzo con materiali dell’XI-XII sec. Nell’ultima fase di vita vennero utilizzati come discariche.

-La Chiesa del Casale-

La piccola Chiesa si trova alle pendici nord-occidentali della Terravecchia arroccata su un piccolo dirupo ed esprime un meraviglioso connubio tra natura e architettura. Si tratta di un edificio di culto di età medievale ad unica navata, di cui sopravvive la zona absidale e il tracciato di un muro perimetrale interno all’odierno edificio. I saggi di scavo hanno evidenziato diverse fasi edilizie  che hanno caratterizzato la vita dell’edificio. Secondo lo storico locale, Padre Guarnieri, la Chiesa sarebbe stata edificata attorno al 1200; il toponimo lascia supporre che facesse parte di un piccolo borgo fortificato. Dopo la chiusura al culto, agli inizi del XX sec., la Chiesa fu utilizzata per sepolture collettive in momenti di emergenza come ad esempio durante la Febbre Spagnola del 1918.

-L’abbandono della Terravecchia-

Lo spopolamento della Terravecchia iniziò tra la fine del XV e gli inizi del XVI sec. Diminuite, infatti, le esigenze difensive che avevano caratterizzato l’età medievale, il sito, elevato ed impervio, venne abbandonato e la popolazione iniziò a spostarsi verso l’attuale Caltavuturo che fu costruita utilizzando le pietre dell'antico abitato.

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